Molti addetti del settore hanno percepito una netta volontà di divisione del settore Esports dai classici sport a medaglia

Esports, P. Blasi: “Non entrano alle Olimpiadi, CIO preme acceleratore e freno allo stesso tempo”

Se da un lato negli ultimi giorni si è scritto qualcosa di storico nella pagina degli Esports, dall’altro molti addetti del settore non si fanno ammaliare dalla luce irradiata dalla notizia. Il CIO ha pubblicamente espresso la volontà di creare gli Olympic Esports Games nel 2025 in Arabia Saudita, ed è già un gran bel passo avanti. In molti però hanno percepito una netta volontà di divisione del settore dai classici sport a medaglia.

Abbiamo ripreso l’interessante pensiero di Paolo Blasi, Presidente di ITESPA Italian Esports Association e membro WESCO, esporter di lungo corso tramite il suo In. Uno degli esperti che guarda con occhio critico l’evolversi della situazione.

La critica Esports e Olimpiadi

Se parliamo di sport, perché fare un’Olimpiade separata e non includerlo nei Giochi Olimpici come tutti gli altri sport (già fatto nel 2023 nei Giochi d’Asia, ad esempio)? Semplicemente perché non tutti i Comitati Olimpici Nazionali avrebbero votato a favore e la priorità al momento è promuovere gli sport virtuali più che gli esport tout court.  Sarà un percorso lungo quello di definire cosa sono gli esport e come debbano essere considerati. Basti pensare che solo una Federazione internazionale in tutto il mondo ha riconosciuto un’attività esport come disciplina sportiva. Possiamo dire che dal 2025 avremo un percorso di avvicinamento agli sport virtuali e prima di parlare di Giochi Olimpici, per come sono intesi oggi, ne passerà del tempo.

Non parlerei di rivoluzione visto che qui viene dall’alto ma piuttosto di scelta sul percorso da seguire che richiederà in ogni caso decenni. Gli Esport non entrano alle Olimpiadi, questo è un falso messaggio (o face news). Lo hanno fatto in Asia ma il CIO non ha avuto il coraggio (o la forza) per proporlo nel 2024. Forse accadrà tra qualche decennio ma oggi non ci sono le premesse perché lo sport li accolga nei Giochi Olimpici. Quest’ultimi a oggi non hanno muri sono estremamente fluidi (anche troppo) è proprio il voler creare dei muri che ha permesso lo sviluppo dei Giochi Olimpici Esport. In teoria (perché in pratica nessuna Federazione internazionale è pronta) nei prossimi anni si struttureranno le regole di gioco per molte discipline. Per tutte quelle che andranno alle Olimpiadi degli Esport, ossia per gli sport virtuali. Di esport ancora non sé ne parla… ” il pensiero di Paolo Blasi alle comunicazioni del CIO.

Foto Unplash Amada MA

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